Borsa: Milano chiude fiacca, faro su Unicredit e Commerzbank
Bene Unipol e le banche. Lo spread tra Btp e Bund a 142 punti
La Borsa di Milano (-0,12%) chiude in fiacca, con gli altri listini europei in ordine sparso e Wall Street in calo. Dopo il dato sull'inflazione core americana gli investitori vedono allontanarsi l'ipotesi di un maxi taglio dei tassi da parte della Fed. A Piazza Affari l'attenzione si concentra sulle banche con Unicredit (+0,2%) che compra una quota del 9% della tedesca Commerzbank (+16,5%). Lo spread tra Btp e Bund conclude la seduta in calo a 142 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,53%. Il mercato riflette sulla costruzione di un terzo polo bancario italiano. Nel listino principale di svetta Unipol (+1,9%). Bene anche Mps (+0,8%), con l'ipotesi di un ulteriore collocamento della quota del Tesoro, Bper (+0,6%) e Intesa (+0,2%). In controtendenza Banco Bpm (-0,8%) e Popolare Sondrio (-0,08%). Seduta positiva anche per le utility, mentre il prezzo del gas registra un lieve rialzo. Sale Italgas (+1,4%), Erg (+0,9%), Hera (+0,5%), A2a (+0,3%). Contrastata l'energia con Saipem che sale dell'1,7% mentre sono fiacche Eni (-0,2%) e Tenaris (-0,3%). In fondo al listino Mediobanca (-1,6%). Male anche Amplifon (-1,5%), in linea con tutto il comparto europeo della cura dell'udito. Vendite sulla farmaceutica con Diasorin e Recordati (-1%). Fiacca Tim (-0,5%), all'indomani delle notizie di stampa sull'interesse all'acquisto delle attività di Bt Italia.
X.A. Mendez--LGdM