Pichetto, il piano di adattamento non è su un binario morto
"Indica 361 azioni, sono in attuazione"
"Il piano di adattamento ai cambiamenti climatici non è finito su di un binario morto. E' un piano che indica 361 azioni. Alcune sono energetiche, e sono in attuazione. Altre sono ambientali, e sono anche loro in attuazione. Altre sono indirizzi che vanno nei vari decreti. Altre ancora sono grandi opere, che investono lavori per decenni". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, a margine dell'inaugurazione di Ecomondo a Rimini. "Dobbiamo correre più in fretta possibile con l'adattamento - ha detto ancora il ministro -. Da un lato sono necessarie tante piccole opere di manutenzione. Dall'altro sono necessarie tante grande opere non fatte per anni, perché non se ne sentiva l'esigenza, non si percepiva lo stato di gravità. Si tratta di creare invasi per raccogliere l'acqua quando ne viene troppa e rilasciarla quando c'è siccità, si tratta di creare aree di esondazione. Si tratta di valutare con equilibrio gli argini dei fiumi e dei torrenti rispetto alla tutela ambientale, ma anche rispetto alla vivibilità delle persone". "Io punto ad avere una legge sul consumo del suolo prima della fine della legislatura - ha detto ancora il ministro -. Ma la norma deve permettere ad un paese che ha migliaia di borghi l'utilizzo di questi borghi, con un equilibrio rispetto alla tutela storica. Dall'altra parte dobbiamo permettere demolizioni e ricostruzioni che siano compatibili, e il riutilizzo delle volumetrie". Per quanto riguarda la mitigazione del cambiamento climatico (cioè il taglio delle emissioni), "stiamo crescendo con le rinnovabili - ha detto ancora Pichetto -. L'aver superato la produzione di energia da fonti fossili nel primo semestre del 2024 è un dato rilevante. Stiamo crescendo con l'eolico e il fotovoltaico, stiamo rinnovando le concessioni del geotermico". Sul tema delle autorizzazioni alle opere, ha concluso, "dobbiamo arrivare a un modello decisionale molto più rapido, anche se con la massima trasparenza".
M.Pacheco--LGdM