Marinese (Confindustria), pesa stratificazione norme ambiente
"Ostacola la competitività, serve un patto pubblico-privati"
"Per rilanciare i processi di risanamento e reindustrializzazione, nel pieno rispetto della sostenibilità, oggi più che mai si rendono necessarie misure incisive sul fronte della semplificazione normativa. La stratificazione normativa ambientale è un ostacolo alla competitività", avverte il vicepresidente di Confindustria per l'organizzazione e i rapporti con i territori e le categorie, Vincenzo Marinese, da un confronto che Confindustria Cisambiente ha portato sul palco di Ecomondo a Rimini "Ci vuole un patto civile tra pubblico e privati, con l'obiettivo di instaurare un rapporto di fiducia tra le amministrazioni e il tessuto produttivo che miri a sciogliere le criticità, accelerando le procedure autorizzative - dice Marinese - . Il dl ambiente, attualmente in fase di conversione, va in questa direzione ma è importante potenziarlo nell'ottica di eliminare oneri ingiustificati a carico delle imprese e dare un forte impulso agli investimenti". "Come Confindustria Cisambiente abbiamo sempre considerato la legalità un principio cardine della nostra associazione - evidenzia il presidente di Confindustria Cisambiente, Donato Notarangelo -. Abbiamo bisogno di norme chiare, applicabili e, soprattutto, ben calibrate rispetto alla realtà operativa del nostro settore. Norme ed organi di controllo che puniscano con fermezza chi agisce nell'illegalità, ma che sappiano anche valorizzare chi lavora in modo virtuoso, promuovendo l'innovazione e la sostenibilità e creando opportunità di lavoro e sviluppo per i territori"; bisogna, aggiunge, "eliminare quei preconcetti e quelli stereotipi che in in passato hanno colpito gli operatori del nostro settore".
D.Quate--LGdM