Alitalia: Cub Trasporti, cigs per evitare 2098 licenziamenti
Previsti 1715 esuberi a Fiumicino e 307 fra Linate e Malpensa
Prolungare in Alitalia la cassa integrazione straordinaria almeno di un anno e assumere il personale in Ita (compagnia aerea), Atitech (manutenzione) e Swissport (attività aeroportuali) le società in cui è stata suddivisa la ex compagnia di bandiera italiana: è la richiesta della Cub Trasporti a fronte dei licenziamenti, entro la fine dell'anno, di 2098 dipendenti di cui 1715 a Fiumicino e 307 fra Linate e Malpensa oltre alle altre sedi. L'ammortizzatore sociale, secondo il sindacato, servirebbe a realizzare i piani di sviluppo delle tre società in cui è stata appunto smembrata Alitalia che è tuttora in amministrazione straordinaria. "Altro che rilancio e piena occupazione promessi in campagna elettorale dai partiti di maggioranza, per 'distinguersi' dalle scelte di liquidazione della ex compagnia di bandiera italiana, da gran parte dei partiti che oggi sono all'opposizione - afferma Antonio Amoroso, segretario nazionale della Cub Trasporti -. D'altra parte non si vogliono ricollocare i lavoratori ma solo, come è stato nel 2014 per i 2251 licenziamenti sempre di Alitalia, eliminarli e sostituirli con manodopera ricattabile e a basso costo". La Cub Trasporti annuncia che la vertenza prosegue per impedire i licenziamenti con continui presidi e manifestazioni fino allo sciopero generale dei sindacati di base del 29 novembre, che coinvolge anche l'intero comparto aereo-aeroportuale oltre al resto del mondo del lavoro privato e pubblico.
A.Munoz--LGdM