A dispetto della crisi il Porto di Trieste resiste
Oltre 54 milione tonnellate movimentate(+6,42%)
A un anno dall'inizio della crisi di Suez, considerata la situazione nel Mar Rosso e la recessione economica tedesca, il porto di Trieste ha fatto un bilancio dei primi 11 mesi dell'anno dal quale si evidenzia un risultato di sostanziale tenuta. Nel periodo gennaio-novembre sono cresciuti i volumi totali (+6,42%), con 54,4 milioni di tonnellate movimentate rispetto al medesimo periodo del 2023. Un aumento dovuto principalmente al settore energetico e dove il solo comparto delle rinfuse liquide si attesta a 37,6 milioni di tonnellate (+9,74%). Il settore potenzialmente più critico in relazione alla situazione del Mar Rosso, i container, se nei primi mesi del 2024 aveva riportato forti decrementi, ha registrato poi una ripresa con valori che a novembre sono in leggero calo rispetto al 2023; i TEU movimentati sono stati 770.323 (-1,12%). I numeri sono addirittura in aumento se si considera il dato dei TEU pieni che sono stati 556.659 (+3,75%); sono in calo quelli vuoti, 213.664 (-11,90%). Cresce inoltre il volume dei TEU trasbordati da nave a nave, 279.322 (+5,88%). Nel settore RO-RO, 270.444 sono state le unità transitate (-1,79%) ma sull'autostrada del mare aumentano le toccate (+7,22%) da 734 a 787, in parte grazie a nuove linee. Per il commissario straordinario Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Orientale, Vittorio Torbianelli, l'anno "si sta chiudendo complessivamente in modo positivo, considerando lo scenario geopolitico ed economico". Con i nuovi servizi Ro-Ro partiti negli ultimi mesi "l'Agenzia del Lavoro Portuale di Trieste ha visto una crescita delle giornate-uomo lavorate rispetto al 2023, con un aumento medio di circa 200 giornate a mese".
L.Flores--LGdM