Robinho ricorre alla Corte suprema per evitare il carcere
'L'omologazione della sentenza italiana è incostituzionale'
Gli avvocati di Robinho hanno presentato un 'habeas corpus' alla Corte suprema brasiliana (Stf) per evitare che venga arrestato prima di ricorrere in ultima istanza. La richiesta arriva dopo la decisione del Supremo tribunale di giustizia (Stj, equivalente alla Cassazione) di omologare la sentenza italiana affinché l'ex giocatore del Milan sconti immediatamente in Brasile la pena a nove anni di carcere per lo stupro commesso nel 2013 a Milano. Secondo i suoi legali, Robinho "non ha mai rappresentato un rischio per l'applicazione della legislazione nazionale" e dovrebbe quindi restare libero "fino a quando la decisione della giustizia non sarà definitiva". I difensori ritengono "plausibile" che la Stf annulli la sentenza della Stf perché ritiene che l'omologazione della condanna in Brasile sia "contraria alla Costituzione".
A.Soto--LGdM