La Cooperazione allo sviluppo italiana protegge i mari caraibici
Progetto da due milioni di euro per ridurre la plastica in mare
Finanziato dall'Agenzia per la cooperazione allo sviluppo (Aics) con due milioni di euro, il progetto "Closing the Caribbean plastic tap" nasce con l'obiettivo di ridurre la dispersione dei rifiuti di plastica nelle isole dei Caraibi orientali di Antigua e Barbuda, Saint Lucia, Grenada, Saint Vincent e Grenadine, Saint Kitts e Nevis. Il progetto - si legge in una nota dell'Aics - si concentra in particolare sui settori della pesca e del turismo, che hanno il maggiore impatto inquinante, puntando allo sviluppo di modelli integrati e socialmente sostenibili di blue economy. L'iniziativa è stata presentata in Costa Rica, alla presenza dell'ambasciatore d'Italia, Alberto Colella, e del titolare della sede regionale dell'Agenzia di San Salvador, Paolo Gallizioli. "Attraverso la nostra cooperazione, mettiamo a disposizione le conoscenze e le capacità del Sistema Italia per affrontare le sfide che riguardano i mari a livello globale", ha affermato Colella. "Con questa iniziativa - ha osservato Gallizioli - l'Aics riafferma il suo impegno per la salvaguardia degli ambienti marini e terrestri, garantendo da un lato la sostenibilità ecologica attraverso la tutela delle risorse naturali, e dall'altro la sostenibilità socioeconomica attraverso la creazione di opportunità di lavoro per le comunità locali".
L.A. Beltran--LGdM