Gb: crescita record della popolazione, pesa l'immigrazione
In Scozia l'impennata degli abitanti tocca picco dal dopoguerra
Crescita record della popolazione del Regno Unito, indicata in aumento di circa l'1% annuo fra la metà del 2022 e la metà del 2023, grazie soprattutto al traino rappresentato dall'immigrazione legale: i cui flussi sono in frenata da alcuni anni dai Paesi europei, Italia compresa, sulla scia delle restrizioni del dopo Brexit, ma continuano a crescere dall'area extra Ue. Lo certificano i dati aggiornati dell'Office for National Statistics (Ons), equivalente britannico dell'Istat. In totale, il Regno risulta ora popolato da 68,26 milioni di persone censite, vale a dire 660.000 in più dell'anno prima malgrado un numero di decessi leggermente superiore alle nascite negli ultimi 12 mesi. Si tratta dell'incremento complessivo più alto dal 1971, rileva l'Ons, mentre in Scozia, seconda nazione del Regno per numero di abitanti con una popolazione attorno ai 5 milioni e mezzo complessivo di abitanti (a larghissima distanza dai circa 57 milioni dell'Inghilterra), si registra il picco d'aumento assoluto addirittura dagli anni '40 del secolo scorso. Il balzo del numero di migranti rappresenta comunque un grattacapo per il governo laburista moderato di Keir Starmer il quale - sulla scia di quanto promesso ma non realizzato negli ultimi anni dai precedenti governi conservatori - si è ripetutamente impegnato a ridurre in modo visibile la dipendenza dell'isola dall'immigrazione di forza lavoro straniera, oltre agli sbarchi illegali di "clandestini" trafficati da bande di scafisti attraverso la Manica sulla rotta Francia del nord-Inghilterra del sud.
G.Montoya--LGdM