Argentina, al via un inedito processo per una strage di pinguini
Imprenditore sotto accusa rischia dai 4 ai 12 anni di carcere
Prende il via oggi in Argentina un processo senza precedenti per danni ambientali contro un uomo d'affari che ha spazzato via una colonia di pinguini in un'area protetta a Punta Tombo, nel Chubut, in Patagonia. Sul banco degli imputati siede Ricardo La Regina, che ha tentato di negoziare offrendo un terreno come risarcimento per evitare un processo penale che potrebbe costargli dai 4 ai 12 anni di carcere, per aver danneggiato in modo irreparabile l'ambiente di una specie protetta e di un'area patrimonio dell'umanità dell'Unesco. Nel 2021, l'imprenditore, proprietario di un campo adiacente alla riserva naturale, ha usato una ruspa per aprire una strada, uccidendo centinaia di pinguini di Magellano e distruggendo 175 nidi, oltre ad eliminare la flora nativa e ad aver installato una recinzione elettrificata nell'area. Il processo durerà almeno 10 giorni e saranno chiamati a deporre 60 testimoni di entrambe le parti. Le organizzazioni ambientaliste Greenpeace Argentina, Fundación Patagonia Natural e l'Associazione argentina degli avvocati ambientalisti hanno annunciato di volersi costituire parte civile. La Riserva di Punta Tomba, nel Chubut, ospita una delle più grandi colonie continentali di pinguini di Magellano del pianeta e il processo sarà il primo in Argentina per danno ambientale aggravato e crudeltà verso gli animali.
O.Escareno--LGdM