L'obesità tra i temi del prossimo G7 Salute, appello a Schillaci
Firmato da esponenti mondo scienza, pazienti e politica
La sfida dell'obesità sia fra i temi in agenda del prossimo G7 Salute di ottobre: è questa la richiesta rivolta al ministro della Salute Orazio Schillaci in una lettera inviata nei giorni scorsi e firmata da sette organizzazioni rappresentative della comunità scientifica, dei pazienti e del mondo politico-istituzionale. L'appello è firmato dai presidenti dell'Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili, on. Roberto Pella e sen. Daniela Sbrollini, dalla Presidente di Amici Obesi, Iris Zani, dal Presidente di Ibdo Foundation, Paolo Sbraccia, dal Presidente di IO-Net Italian Obesity Network, Giuseppe Fatati, dal Presidente di Open Italy, Andrea Lenzi, dal Presidente Sid - Società italiana di diabetologia, Angelo Avogaro, dal Presidente Sio - Società italiana dell'obesità, Rocco Barazzoni. L'assenza dell'obesità dai lavori del G7 Salute, sottolinea la lettera, "ci colpisce, segnalando il rischio di affrontare solo parzialmente le sfide della sicurezza alimentare". L'obesità, si legge sempre nel testo, "è una patologia cronica, progressiva e recidivante con tassi di crescita che raggiungono proporzioni epidemiche in Italia e nel mondo, anche a livello infantile". L'obesità è responsabile di 4 milioni di decessi annui nel mondo, di cui 1,2 milioni solo in Europa. Secondo la World Obesity Federation, di cui tutti i firmatari dell'appello sono membri, l'impatto economico globale del sovrappeso e dell'obesità raggiungerà i 4,32 trilioni di dollari all'anno entro il 2035 se le misure di prevenzione e trattamento non miglioreranno. Il quadro è allarmante anche in Italia, dove 6 milioni di cittadini soffrono di obesità e oltre 23 milioni di persone sono in eccesso di peso. Inoltre, l'Italia svetta tristemente nelle classifiche sull'obesità infantile con la percentuale più elevata, pari al 42 per cento, di bambini in sovrappeso o con obesità nella fascia di età 5-9 anni.
T.Hernandez--LGdM