La Gaceta De Mexico - Cala mortalità per tumori ma non al Sud, più anni di vita persi

Cala mortalità per tumori ma non al Sud, più anni di vita persi
Cala mortalità per tumori ma non al Sud, più anni di vita persi

Cala mortalità per tumori ma non al Sud, più anni di vita persi

Report Iss, seno e colon 40% totale casi. Critica la Calabria

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Cala la mortalità per tumori in Italia, ma non al Sud dove si perdono più anni di vita per i tumori della mammella e del colon e i tassi di mortalità, che storicamente erano più bassi rispetto al Nord, ora sono paragonabili. Lo afferma il primo rapporto del Gruppo di Lavoro su equità e salute nelle Regioni dell'Istituto Superiore di Sanità, pubblicato oggi sul sito dell'Iss, secondo cui tra le cause c'è anche il minore ricorso agli screening: nelle aree dove si partecipa meno a questa forma di prevenzione, sottolineano gli autori, oltre ad avere una maggiore mortalità c'è anche un più alto l'indice di fuga, il numero cioè di pazienti costretto a spostarsi per potersi operare. Il gruppo, istituito dal presidente dell'Iss Rocco Bellantone, ha evidenziato che per il tumore della mammella e per il tumore del colon-retto, che rappresentano il 40% di tutte le diagnosi di tumore in Italia, sono forti le differenze regionali. "A questo rapporto, seguirà a breve, un lavoro simile sulle patologie cardiovascolari" afferma Bellantone. In Italia, la mortalità per tumore della mammella dal 2001 al 2021 si è ridotta del 16%, ma con ritmi diversi nelle diverse aree del Paese: al Sud la riduzione di mortalità è stata inferiore rispetto a quanto osservato nel Nord (-6% contro -21%). In alcune Regioni del Sud, quali Calabria, Molise e Basilicata, si osservano addirittura degli incrementi rispettivamente pari al 9%, 6% e 0,8%. Anche per il tumore del colon gli andamenti sono simili: dal 2005 al 2021 risulta che nelle donne la mortalità si è ridotta di circa il 30% nelle aree del Nord (-29%) e del Centro (-27%) e molto meno al Sud (-14%). Il divario tra Nord e Sud risulta ancora più ampio fra gli uomini, dove la riduzione è stata pari a -33% nel Nord, -26% al Centro e solo -8% nel Meridione. La regione più critica è rappresentata dalla Calabria dove in 15 anni la riduzione è stata minima nelle donne (-2%) e praticamente nulla negli uomini (-0,9%)

Y.Mata--LGdM