La Gaceta De Mexico - L'Ia contro le malattie coronariche, uno studio a Torino

L'Ia contro le malattie coronariche, uno studio a Torino

L'Ia contro le malattie coronariche, uno studio a Torino

Permetterà di decidere se procedere con un'angioplastica

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Sarà l'Intelligenza artificiale, leggendo una semplice coronarografia, a stabilire se e quando fare un'angioplastica coronarica: un nuovo strumento basato sull'Ia che promette di trasformare il trattamento delle malattie coronariche. E' quanto si afferma in un studio, definito "pionieristico", pubblicato dalla rivista European Heart Journal Quality of Care and Cardiovascular Outcomes e nato dalla collaborazione tra l'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, l'Università di Torino ed il dipartimento di Ingegneria elettronica dell'Università di Catania. Per decidere se procedere con una angioplastica, le linee guida internazionali raccomandano l'esecuzione di due esami specifici, ovvero FFR (Fractional Flow Reserve) e iFR (instantaneous wave-free ratio). Nella pratica questi esami vengono effettuati molto raramente a causa dei costi, del tempo richiesto e dei rischi associati alla necessità di inserire nella coronaria cateteri aggiuntivi per le misurazioni. La nuova metodologia renderà più agevole la valutazione delle placche nelle arterie coronarie. Il progetto, guidato dai cardiologi Ovidio De Filippo e Fabrizio D'Ascenzo della Cardiologia universitaria dell'ospedale Molinette (diretta da Gaetano Maria De Ferrari), in collaborazione con Marco Aldinucci (Unito) e Concetto Spampinato (Catania), ha coinvolto numerosi centri cardiologici italiani ed europei, tra cui cinque piemontesi. L'obiettivo principale è stato quello di affrontare una sfida comune nella cardiologia interventistica. Questo rivoluzionario studio verrà presentato in anteprima durante le 36me Giornate Cardiologiche Torinesi, che si terranno a Torino dal 19 al 21 settembre 2024, presso il Polo Aldo Moro dell'Università degli Studi di Torino (via Sant'Ottavio 18), dirette dai professori Mauro Rinaldi, Gaetano Maria De Ferrari e Fabio Verzini.

L.Flores--LGdM