Sanità Gb non adotta farmaco per Alzheimer, costi oltre benefici
'Lecanemab rallenta malattia ma per numero limitato di pazienti'
Quello che viene considerato come il primo farmaco in grado di rallentare la progressione dell'Alzheimer in fase iniziale non sarà disponibile nel servizio sanitario nazionale britannico, l'Nhs, dopo il parere dell'organismo interno chiamato Nice: i benefici "sono troppo piccoli per giustificare i costi". Il Lecanemab ha comunque ottenuto la licenza dall'Ente regolatore dei medicinali del Regno Unito, l'Mhra, quindi potrà essere prescritto privatamente. Negli studi clinici è emersa la capacità del farmaco di rallentare il declino cognitivo di circa un quarto dei pazienti nelle fasi iniziali dell'Alzheimer nel corso di 18 mesi, come si legge sul sito della Bbc. Allo stesso tempo però, a fine luglio l'Agenzia europea per i medicinali aveva respinto la raccomandazione per il Lecanemab in quanto il rischio di gravi effetti collaterali è superiore all'effetto positivo atteso. Il medicinale è disponibile negli Stati Uniti dall'inizio del 2023 per il trattamento della malattia. Secondo gli esperti, sarebbe adatto solo per un gruppo molto limitato di malati di Alzheimer, meno del 10%. A fronte dei possibili edemi ed emorragie cerebrali, la terapia deve essere monitorata regolarmente con esami di risonanza magnetica. La decisione delle autorità sanitarie britanniche ha scatenato le critiche dell'associazione per i malati di Alzheimer. "Porterà incertezza e confusione per quasi un milione di persone che vivono con la demenza", ha detto la portavoce Fiona Carragher.
A.Gonzalez--LGdM