I progressi dell'ortobiologia al centro del Congresso Siot 2024
Cellule mesenchimali e Prp ultima frontiera medicina riparativa
Dalle infiltrazioni con farmaci anti infiammatori e acido ialuronico, all'utilizzo di cellule mesenchimali e PRP (Plasma Ricco di Piastrine) per trattare principalmente le artrosi, dai benefici dello sport su invecchiamento e longevità all'interconnessione tra biologia e malattie dell'apparato muscolo-scheletrico. Sono alcuni dei temi al centro delle ultime due giornate del 107° Congresso Nazionale della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot): "I progressi dell'ortobiologia e della medicina riparativa e rigenerativa", in corso a Roma. "In ambito ortopedico, grazie alle tecniche di ortobiologia - spiega Alberto Momoli, Presidente Siot e Direttore Uoc Ortopedia e Traumatologia Ospedale San Bortolo, Vicenza - si è entrati in una nuova era. La prima generazione di cure ortobiologiche è rappresentata dalle infiltrazioni di acido ialuronico che aumentando l'elasticità e la viscosità della cartilagine, rallenta il processo degenerativo causato dall'artrosi. Un trattamento ortobiologico più avanzato è il Prp, mentre l'ultima frontiera in quest'ambito è rappresentata dall'uso delle cellule mesenchimali. Bisogna comunque tener presente che tali trattamenti sono in grado solo di rallentare il processo artrosico, ma non di farlo regredire. E' sempre importante rivolgersi a centri certificati e con elevati standard qualitativi". Le tecniche di medicina riparativa e rigenerativa sono applicabili al trattamento conservativo delle articolazioni ma anche alla fase post-intervento chirurgico, per migliorarne l'esito, favorendo la guarigione dei tessuti. In tema di invecchiamento, Sergio Pecorelli, Presidente del Comitato Scientifico FMSI ha poi sottolineato come nel corso degli anni, l'esposizione a condizioni ambientali favorevoli con sani stili di vita, nutrizione e una corretta attività fisica, possano "modificare" l'espressione dei geni attraverso meccanismi epigenetici, ovvero cambiamenti che non alterano il Dna, ma influenzano l'attivazione o la disattivazione dei geni. In programma, anche una Tavola rotonda Istituzionale, domani alle ore 11,30, dal titolo "Il futuro dell'ortopedico" per un confronto e dibattito sull'opportunità di inserimento degli Specializzandi in Ortopedia nel Servizio Sanitario Nazionale. "In questa edizione - affermano Francesco Benazzo e Pietro Cavaliere, Presidenti del Congresso - abbiamo voluto dare un focus importante alla formazione, proprio per mettere a fuoco la situazione attuale della formazione dei giovani ortopedici e quello che potrebbe e dovrebbe essere il futuro".
L.Flores--LGdM