Malattie cardiache, pronto il primo Piano strategico nazionale
Priorità screening maggiorenni, aree per l'esercizio fisico e Ai
Screening obbligatori per over18 su colesterolo e pressione, elettrocardiogramma annuale per gli over65, percorsi di cura chiari, digitalizzazione, formazione dei cittadini. Sono alcuni dei punti chiave del primo Piano strategico nazionale per la salute cardiovascolare in Italia, presentato alla fiera "Welfair" di Roma. In Europa le malattie cardiache interessano 113 milioni di persone e sono la prima causa di mortalità. "Nel 2023 le morti in Italia sono state circa 230mila, e ancor di più sono le complicanze che tali patologie provocano: disabilità, disagi nelle famiglie, alti costi", afferma il presidente della Federazione italiana cardiologia (Fic), Ciro Indolfi. "In questo scenario l'Italia si colloca a un livello di rischio cardiovascolare moderato, con 7mila casi ogni 100mila abitanti, e un impatto economico a carico del Ssn e della previdenza di 20 miliardi di euro nel 2021". Il documento, a cura della Fic in collaborazione con Sic e Anmco, e con il sostegno della Società europea di cardiologia, si propone di fornire una visione d'insieme come guida di riferimento per le istituzioni. Cruciale, in un Paese che invecchia, la prevenzione. Il 40% dei nuovi casi e il 50% delle morti è evitabile intervenendo su fattori di rischio legati a comportamenti e stili di vita. "Nel Piano si punta a promuovere campagne di disincentivazione del fumo, di educazione alimentare e all'attività fisica", sottolinea Alessandro Navazio, vicepresidente Anmco. "Si insiste anche sulla riduzione della sedentarietà, con riqualificazione di aree urbane dedicate a piste ciclabili e promozione di spazi ricreativi che incoraggino l'attività fisica". "Fondamentale è anche l'attività di screening", puntualizza Pasquale Perrone Filardi, presidente Sic. "Tra gli obiettivi del Piano gli screening obbligatori dai 18 anni per la valutazione del colesterolo e dell'ipertensione arteriosa e dai 65 anni in su il controllo con elettrocardiogramma". Il documento "si propone di agire anche sulle difformità regionali per garantire equità nelle cure, con particolare attenzione a telemedicina e intelligenza artificiale", prosegue Anmco, mentre per Indolfi (Fic) "rende sempre più manifesta anche la necessità di rivedere il rapporto tra ospedale e territorio, di dotare il sistema di risorse umane, infrastrutturali e tecnologiche più adeguate ai bisogni di salute e i servizi sociosanitari sempre più integrati e prossimi al cittadino".
G.Montoya--LGdM