Esperti, un problema alla turbina o al trasformatore
'Nessuna criticità strutturale ma impiantistica"
E' avvenuta in un momento delicatissimo, l'esplosione all'origine del drammatico incidente nella centrale idroelettrica di Suviana. Era infatti in corso la messa in esercizio della turbina, la fase che precede il collaudo vero e proprio. E' su questo momento delle operazioni di manutenzione straordinaria che al momento si concentrano le ipotesi degli esperti, basate su quanto si sa in generale sulla costruzione e il funzionamento delle centrali idroelettriche. Le operazioni di manutenzione sono al momento l'unico elemento di novità rispetto all'attività ordinaria della più importante centrale idroelettrica dell'Emilia Romagna. "L'intervento di manutenzione straordinaria sulla turbina potrebbe far pensare che il problema possa riguardare questo tipo di impianto", osserva Aldo Fiori, professore ordinario di Costruzioni idrauliche, marittime e idrologia dell'Università Roma Tre. Alla turbina "potrebbero far pensare anche le venute d'acqua importanti", aggiunge l'esperto riferendosi al fatto che il livello dell'acqua ha continuato a salire a lungo nel pomeriggio del 10 aprile. "Di sicuro non è stato un problema strutturale: in tutti i casi in cui ci sono stati cedimenti strutturali o tracimazioni sono avvenuti disastri immani, come nel Vajont o nella Val di Stava. In questo caso - ha proseguito Fiori - la situazione è completamente diversa: si tratta di un problema impiantistico, probabilmente legato all'intervento di manutenzione straordinaria". Un intervento non banale nè semplice, considerando che cambiare una turbina significa "lavorare su un grande macchinario" e con "pressioni dell'acqua notevoli".
Y.Mata--LGdM