L'Unesco premia il Centro nazionale Ogs sui dati oceanografici
Il Nodc è nato 20 anni fa per perseguire la scienza aperta
Il Centro nazionale dati oceanografici (Nodc) dell'Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale ha ottenuto la certificazione Unesco che accredita la qualità dei dati gestiti dal Centro. Il Nodc, informa l'Ogs, "è il primo e unico centro dati marini in Italia a ottenere questo bollino di qualità che viene conferito dall'Unesco nell'ambito del programma International Oceanographic Data and Information Exchange (Iode) della Commissione oceanografica intergovernativa. Il programma ha lo scopo di migliorare la ricerca in ambito marino, facilitando lo scambio di dati e informazioni tra gli Stati membri e venendo incontro alle esigenze di chi li utilizza a scopo scientifico e/o informativo". "Ottenere questo riconoscimento significa che per l'Unesco il nostro centro non solo gestisce dati validi, reperibili, accessibili, interoperabili con altri sistemi di accesso e riutilizzabili, ma che è anche in grado di garantire la sicurezza e la loro conservazione a lungo termine", afferma Alessandra Giorgetti, a capo del Centro dati dell'Ogs. Attualmente - informa una nota - la rete Iode è composta da 101 centri dati in 68 stati membri tra cui Africa, America Latina e della regione del Pacifico occidentale. Di questi, solo 11 hanno ottenuto la certificazione di qualità. Il Nodc è nato vent'anni fa per la gestione dei dati marini e per perseguire la scienza aperta. Oggi, il Centro gestisce l'archivio di dati marini "più completo in Italia, comprendente oltre 460 milioni di misurazioni, descritte in più di 150 tabelle. I dati in archivio sono stati raccolti dal 1880 a oggi; di questi attualmente il 75,8% è liberamente accessibile a tutti gli utenti e il 24,1% lo è previa autorizzazione da parte di chi ha fornito i dati".
A.M. de Leon--LGdM