Scoperta la firma atomica dei tumori, grazie alla geologia
Apre a nuove tecniche di diagnosi precoce
La lotta ai tumori si sposta dal livello molecolare a quello atomico: una tecnica molto utilizzata nella geologia, ad esempio per scoprire com'era il clima della Terra centinaia di migliaia di anni fa, ha infatti permesso di individuare la firma atomica delle cellule tumorali. Ha permesso cioè di riconoscere il diverso assortimento negli atomi di idrogeno tipico delle cellule malate. Il risultato, pubblicato sulla rivista dell'Accademia Nazionale delle Scienze americana, Pnas, si deve al gruppo di ricerca guidato dall'Università del Colorado a Boulder. Lo studio è ancora nelle fasi iniziali, quindi non è chiaro se e come questo segnale sarà visibile nel corpo dei pazienti, ma potrebbe fornire nuove strategie per capire come il cancro cresce e si diffonde e portare a nuove tecniche di diagnosi precoce. In natura, l'idrogeno si trova in due forme, o isotopi, principali: l'idrogeno propriamente detto, i cui atomi sono costituiti da un protone e un elettrone, e il deuterio, un po' più pesante dal momento che i suoi atomi possiedono anche un neutrone. Sulla Terra, il rapporto tra i due è pari a 6.420 atomi di idrogeno per ogni atomo di deuterio e questo dato viene sfruttato per indagare il passato del nostro pianeta. I ricercatori guidati da Ashley Maloney hanno cercato di applicare la stessa tecnica agli organismi biologici, coltivando in laboratorio cellule di lievito e di topo. In questo modo, gli autori dello studio hanno scoperto che le cellule che crescono molto velocemente, come quelle tumorali, presentano un rapporto molto diverso tra atomi di idrogeno e deuterio: una sorta di impronta digitale lasciata sulla scena del crimine. La causa sta nel metabolismo alterato delle cellule diventate cancerose e questa alterazione riguarda soprattutto l'enzima che raccoglie gli atomi di idrogeno per produrre acidi grassi, molecole fondamentali per l'organismo. Per Maloney "questo studio aggiunge un livello completamente nuovo alla medicina dandoci la possibilità di osservare il cancro a livello atomico".
R.Espinoza--LGdM