La Gaceta De Mexico - Meglio l'attività fisica stop-and-go, con le pause brucia di più

Meglio l'attività fisica stop-and-go, con le pause brucia di più
Meglio l'attività fisica stop-and-go, con le pause brucia di più

Meglio l'attività fisica stop-and-go, con le pause brucia di più

I muscoli meno efficienti consumano più energia

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Prendersi qualche pausa mentre si cammina o si fanno le scale fa aumentare il dispendio energetico, perché i muscoli attivati a intermittenza sono meno efficienti nel convertirla in movimento: nello specifico, camminare o salire le scale in brevi sessioni di 10-30 secondi fa consumare dal 20 al 60% di energia in più che percorrere la stessa distanza senza pause. Lo dimostrano due esperimenti pubblicati sulla rivista Proceedings of the Royal Society da un gruppo di ricercatori dell'Università Statale di Milano. Nel primo esperimento è stato chiesto a dieci volontari di sedersi per 3 minuti e poi camminare su un tapis roulant che simula la salita delle scale. La durata del cammino poteva variare tra 10 secondi, 30 secondi, 60 secondi, 90 secondi o 4 minuti. Ciascun partecipante ha camminato in tutte e cinque le condizioni, in ordine casuale. Al termine di ciascun episodio, al partecipante veniva chiesto di rimanere seduto per 7 minuti. Nel secondo esperimento i volontari hanno ripetuto le sessioni di camminata, ma su un tapis roulant normale. Valutando l'ossigeno consumato per ogni camminata con uno strumento chiamato metabolimetro, si è scoperto che "quando si inizia a camminare dopo essere stati seduti, il consumo di ossigeno aumenta nel tempo, fino a raggiungere un valore stabile dopo alcuni minuti", spiega il primo autore dello studio Francesco Luciano, ricercatore presso il Dipartimento di Fisiopatologia Medico-Chirurgica e dei Trapianti. "Utilizzando il metabolimetro, abbiamo anche studiato quanto velocemente il consumo di ossigeno aumentava nei partecipanti, misurazione che ci ha permesso di calcolare quanta energia chimica è stata utilizzata da ognuno per ciascun metro percorso". È stato inoltre riscontrato che, durante questi brevi episodi di cammino, l'energia chimica è convertita in lavoro meccanico muscolare in modo meno efficiente. Questo vuol dire che, per generare lo stesso movimento, i muscoli richiedono più energia chimica. Dunque alzandosi ogni tanto dalla sedia per fare qualche passo o scegliere di prendere le scale può innalzare notevolmente il consumo energetico giornaliero. "I risultati di questo studio hanno implicazioni anche nel campo della biologia animale - aggiunge Luciano - poiché aiutano a quantificare il consumo energetico di molte specie che si muovono in modo intermittente".

D.Quate--LGdM