Scoperta una molecola che rallenta la retinite pigmentosa
Ricerca condotta da team di scienziati di Siena e Pisa
Si chiama Repistat ed è una nuova molecola capace di rallentare la progressione della retinite pigmentosa, una rara patologia genetica che può portare nel tempo alla totale cecità. La scoperta arriva da uno studio, che si è guadagnato la copertina del Journal of Medicinal Chemistry. A progettare e sintetizzare la molecola è stato un gruppo di ricerca di chimica farmaceutica dell'università di Siena in collaborazione, per le prove biologiche, con il dipartimento di Farmacia dell'ateneo pisano, e con l'Istituto di Neuroscienze del Cnr di Pisa, la University College di Londra e l'Università di Ferrara. Lo rende noto l'università di Pisa. La sperimentazione, spiega una nota, "è stata condotta in vitro e su modelli animali e la speranza è che in futuro Repistat possa essere alla base della formulazione di un nuovo farmaco, magari un collirio, capace di ritardare l'evoluzione della malattia". Secondo Ilaria Piano, docente del dipartimento di Farmacia dell'Università di Pisa, "la molecola che abbiamo sviluppato è in grado di agire come modulatore epigenetico e attraverso questo meccanismo interviene proprio sui processi infiammatori, ossidativi o l'apoptosi, cioè il meccanismo che regola la morte programmata delle cellule, aprendo un'opportunità per trattare su larga scala i pazienti, indipendentemente dalla mutazione genica". La ricerca è frutto di Repistop, progetto di ricerca di interesse nazionale del 2022 finanziato dal ministero dell'Università e della Ricerca (Mur).
F.Castillo--LGdM