Stefano Poda firmerà Nabucco al Festival 2025 dell'Arena
Già aperte le prevendite per il prossimo anno
Stefano Poda firmerà regia, scene, costumi, luci e coreografie della nuova produzione di Nabucco, che inaugurerà l'Arena di Verona Opera Festival 2025. L'annuncio è stato dato - a 40 giorni dall'apertura del Festival 2024 - dalla Sovrintendente areniana Cecilia Gasdia. "Dopo l'Aida 'di cristallo' - ha ricordato Gasdia -, spettacolo che ha portato in scena un intreccio di arti e stili mai visti in Arena, avvicinando all'Opera un pubblico nuovo e poliedrico, siamo orgogliosi di affidare la nuova produzione 2025 di Nabucco a Stefano Poda che, con il suo lavoro, rende presente il futuro". Poda ha debuttato all'Arena lo scorso anno nel Centesimo Festival, e si prepara a tornare nel più grande teatro all'aperto del mondo per il dramma corale di Giuseppe Verdi, terza opera più rappresentata di sempre in Arena con 239 recite totali dal 1938. "L'Arena di Verona è il teatro all'aperto più straordinario al mondo, l'esperienza dell'anno scorso mi ha segnato profondamente e sono orgoglioso di poter annunciare il mio ritorno - ha detto Poda -. Sul palcoscenico il mio linguaggio sarà volto a creare un Nabucco peculiare che potrà esistere solo in Arena: non un titolo di teatro, non solo un appuntamento d'opera, ma un evento da festival, di arte totale, che possa conquistare tanto gli appassionati quanto un pubblico veramente più ampio". Poda, il 26 aprile, è stato nominato tra i vincitori del Premio Abbiati della critica musicale italiana, assieme alla Sovrintendente Gasdia e al vicedirettore artistico Stefano Trespidi. Intanto da sabato 27 aprile, aprono le prevendite per il 102/a Arena di Verona Opera Festival 2025, in anticipo di oltre 400 giorni. Per la prima volta, Fondazione Arena accelera sulla messa in vendita dei biglietti per andare incontro alle esigenze di un pubblico sempre più internazionale. L'anfiteatro, l'anno scorso, ha accolto spettatori da 125 Paesi. In cartellone 46 serate dal 13 giugno al 6 settembre 2025, con cinque titoli d'opera, tra cui la nuova produzione di Nabucco.
R.Espinoza--LGdM