Ugo di noi, Tognazzi in mostra al Grand Hotel Rimini
Monografica dedicata all'attore a "100+2 anni" dalla nascita
(di Antonio Giovannini) Sarà il Grand Hotel di Rimini a ospitare, dal 31 luglio al 15 settembre, 'Ugo di noi. 100+2 anni di Tognazzi in mostra', grande esposizione monografica dedicata all'attore a oltre cent'anni dalla nascita. Organizzata nell'ambito della quinta edizione della Terrazza della Dolce Vita, i salotti di Simona Ventura e Giovanni Terzi, porta a Rimini fotografie, cimeli, contributi audiovisivi e contenuti inediti per un percorso diviso in aree tematiche, dagli esordi al successo, indagando il "Tognazzi pensiero" e svelando l'identità di uno degli attori più eclettici e anticonformisti di tutti i tempi. L'esposizione - curata da Marco Dionisi Carducci con la supervisione di Ricky Tognazzi, presente alla preview di mercoledì (ore 18) - sarà visitabile gratuitamente nella hall e negli spazi comuni della Residenza Parco Fellini, adiacente al Grand Hotel, ogni giorno dalle 10 alle 21. Il percorso è diviso in aree tematiche, dagli esordi teatrali all'esperienza da regista, passando per i 150 film da attore, senza dimenticare le passioni più grandi: il calcio e la cucina. Filo conduttore è il "Tognazzi pensiero": la poetica di un autore che ha trovato nutrimento nei rapporti umani, nella satira, nei piaceri della vita, nella denuncia di modelli sociali, economici e sessuali feroci che lo hanno reso artista coraggioso e controcorrente. Il progetto, che si avvale della collaborazione archivistica del Centro Sperimentale di Cinematografia e dell'Istituto Luce, si snoda attraverso foto, testi, audiovisivi, interviste, aree multimediali ed emozionali, locandine, sceneggiature, diari e oggetti personali, premi (materiale personale inedito e d'archivio). Durante la visita il pubblico sarà accompagnato dalla voce dell'attore con la selezione di alcuni estratti cinematografici, monologhi e gag entrate nell'immaginario collettivo. Tognazzi ha spaziato nel mondo cinematografico e teatrale a tutto campo. Dal palcoscenico, suo primo amore, alla gavetta cinematografica degli anni Cinquanta, fino al successo nella commedia italiana. La mostra intende evidenziare, passo dopo passo, questa lunga cavalcata professionale, contestualizzando nel racconto il pensiero di un autore mai banale e spesso in controtendenza rispetto alla cultura e al costume dell'Italia.
E.Dorame--LGdM