Pesce e Chichiarelli 'supereroi' della vita quotidiana
Alla Festa del cinema di Roma il film di Stefano Chiantini
Una storia che "si sedimenta piano piano, la voglia era di raccontare un amore tra un padre e una figlia che compiono ognuno a proprio modo una di quelle rinunce che spesso l'amore si porta dietro, una rinuncia bella e dolorosa. Volevo raccontare i supereroi della vita quotidiana, nelle difficoltà che si trovano ogni giorno davanti". Parola di Stefano Chiantini, regista abituato ad esplorare le sfide emotive di personaggi dalle vite difficili, che in Supereroi, al debutto alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public, entra fra i segreti e i nuovi inizi di una famiglia divisa. La storia (producono World Video Production, Ballandi con Rai Cinema) è incentrata su Jenny (Sara Silvestro), giovane promessa del nuoto, e il padre camionista, Alvaro (Edoardo Pesce) con il quale la ragazza ha un rapporto difficile, da quando l'uomo è andato via di casa dopo 15 anni, lasciando lei e la madre Margherita (Barbara Chichiarelli). Tutto cambia quando Alvaro viene improvvisamente colpito da un grave malore che lo lascia con la necessità di mesi di riabilitazione e di assistenza di un badante. Jenny, preoccupata per il padre, decide di mettere in pausa la sua vita per prendersi cura di lui. Per la protagonista è un periodo di crisi e di scoperte, nel quale mette in discussione tutte le sue certezze. "Il ruolo mi ha dato la possibilità di esplorare una parte di me. Non ho figli, e fare il papà per quel mese una bella esperienza, che può finire lì - spiega sorridendo Pesce -. È la prima volta poi che interpreto un padre con una disabilità. Un uomo semplice, un ex nuotatore, passione che ha in comune con la figlia. All'inizio del film i personaggi ascoltano Apnea di Emma ed è una scelta molto azzeccata, questi personaggi all'inizio sono un po' in apnea". Si percepisce come sia tra Alvaro e Margherita, sia da parte entrambi nei confronti della figlia, "ci sia un grande amore - dice Chichiarelli -. Un sentimento che emerge forte grazie a un evento traumatico. Questa ex coppia ha un passato che li ha visto uniti e complici. È stato interessante esplorare questo tipo di amore, soprattutto attraverso i piccoli sguardi, i gesti". Per Sara Silvestro questo film è stata "un'esperienza meravigliosa, perché ho potuto unire le mie più grandi passioni. Sono un'ex agonista di nuoto, sport che ho fatto per 12 anni. Non pensavo arrivasse questa possibilità al mio esordio".
O.Escareno--LGdM